Questo articolo sul Disturbo Bipolare non è da considerare come mezzo di autodiagnosi, è importante consultare un esperto per qualsiasi tipo di malessere psicologico.
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Disturbo Bipolare, le caratteristiche
Definito anche come Sindrome Maniaco-Depressiva, il Disturbo Bipolare è una patologia non solo molto grave ma che può causare anche serie conseguenze nella persona se non trattata tempestivamente. Il disturbo è caratterizzato da importanti alterazioni dell’umore, dei comportamenti e delle emozioni con cadenza e durata variabili. Viene definita bipolare perché gli sbalzi di umore si alternano tra maniacali/ipomaniacali e depressivi. Queste variazioni persistono anche per mesi se non addirittura anni e possono portare effetti invasivi sulla capacità di prendere decisioni, fino ad alterarle o influenzarle. Entrambi gli stati dell’umore, mania e depressione, si riflettono sulla vita dell’individuo nel piano lavorativo, affettivo, sociale e familiare. Il trattamento deve essere adeguato ed estremamente tempestivo, considerando anche l’elevato rischio di suicidio a cui il soggetto può andare contro. Il caso con maggiore possibilità di suicidio e quello misto, dove in contemporanea si provano alta irritabilità e tristezza.
Episodio depressivo
L’episodio depressivo nel disturbo bipolare è caratterizzato da umore depresso e perdita di interesse nelle attività che fino ad allora erano piacevoli. Questo stato emotivo porta a sconforto prolungato, sensazione di vuoto, disperazione, scoraggiamento e pessimismo. Vi è oltretutto una variazione nel comportamento alimentare, diminuzione o aumento dell’appetito. Molto frequenti e debilitanti sono le alterazioni del sonno, che sia insonnia o ipersonnia causano un rallentamento nelle capacità di prendere decisioni e di pensare con lucidità. Tutto ciò causa scarsa energia e affaticamento, accompagnate da autosvalutazione e senso di colpa in modo eccessivo. Negli episodi depressivi sono frequenti anche i pensieri riguardo la morte, arrivando a ideare il suicidio e nei casi estremi tentarlo.
Episodio maniacale
Nel disturbo bipolare l’episodio maniacale è distinto da umore elevato, superiore al normale sia sul fronte dell’irritabilità che dell’esuberanza. L’autostima, le aspirazioni e il senso di grandiosità diventano smisurati, così come la loquacità e l’agitazione. Anche il sonno ne risente, le ore di riposo diminuiscono fino ad arrivare ad appena 3 ore per sentirsi pienamente riposati. Questo può essere causato dalla successione continua e costante di pensieri, mantengono sveglio il paziente e non gli permettono di riposare. L’attenzione è alle stelle e ogni stimolo esterno provoca distraibilità, portando scarsa autocritica e capacità di giudizio. Per di più l’episodio maniacale porta ad un aumento delle ore lavorative, scolastiche, sociali con relativo aumento dell’interesse sessuale ed eccessivi comportamenti con conseguenze anche pericolose (investimenti economici avventati, shopping sfrenato, comportamento sessuale sconveniente ecc)
Esordio del disturbo bipolare e sintomi
Secondo il National Institute of Mental Health ci sono determinanti fattori genetici che interagendo con l’ambiente darebbero origine alla patologia. I sintomi possono essere diversa intensità e variabili in base alla persona, possono avere inizio con un grave episodio maniacale con conseguente ricovero ospedaliero alternato con fenomeni depressivi più o meno lievi. Il disturbo bipolare può essere di tre tipi principali, e ognuno presenta sintomi diversi.
Tipo I
Almeno un episodio maniacale o misto e uno depressivo, gli episodi hanno durata simile mentre l’arco di tempo fra una e l’altro diminuisce. I sintomi sono:
- Insonnia
- Eloquio rapido, eccessivo, intrusivo, gesticolazione eccessiva e tono e volume della voce elevato
- Cambiamenti di pensiero e fuga di idee
- Aumento libido
- Irrequietezza
- Scarso giudizio e grandiosità
- Aumento socievolezza
- Pianificazione eccessiva e partecipazione a multiple attività
La percezione di essere malati è totalmente assente e vengono messi in atto comportamenti impulsivi e antisociali per resistere al trattamento. La scarsa capacità di giudizio può portare anche ad ostilità e pericolosità da parte del soggetto con conseguenze catastrofiche.
Tipo II e Ciclotimico
Il disturbo bipolare di tipo II è caratterizzato da episodi ipomaniacali e scarsa interferenza con la vita quotidiana a livello sociale e lavorativo. L’ospedalizzazione e sintomi psicotici sono assenti ma altri sono presenti:
- Alterazione dell’umore: uno o più episodi depressivi e almeno una ipomaniacale
- Aumento della creatività
- Comportamenti impulsivi
- Elevato rischio di suicidio
L’alternarsi continuo di episodi ipomaniacali e depressivi causano malfunzionamento sociale e lavorativo nei casi di Disturbo Ciclotimico, i sintomi sono:
- Alterazione fluttuante dell’umore
- Periodi con sintomi depressivi e ipomaniacali
Patologie simili al Disturbo Bipolare
Il Disturbo Bipolare e il Disturbo Borderline della Personalità hanno caratteristiche in comune come compulsività, rabbia eccessiva, umore instabile ed elevato rischio di suicidio, questo causa nei terapeuti non poca difficoltà nell’effettuare la corretta diagnosi. I soggetti affetti da Disturbo Borderline mostrano però maggiore impulsività e instabilità e sono caratterizzati da un’infanzia con episodi di abusi. Spesso diventano depressi e non sviluppano una vera sindrome maniacale o mista, a meno che non soffrano anche di Disturbo Bipolare. Ulteriore patologia simile è il Disturbo da Deficit dell’attenzione e iperattività, questo però non è accompagnato da euforia, ipersessualità, insonnia e grandiosità. Non sono neanche presenti episodi di profonda depressione alternati a periodi di umore stabile. La schizofrenia è caratterizzata da deliri e allucinazioni, questi sono presenti anche nel Disturbo Bipolare ma solo negli episodi maniacali o depressivi e circoscritti nel tempo.
Farmaci e Psicoterapia
Ad oggi non esiste una cura definitiva, ma è possibile affievolire i sintomi fino a far scomparire i vari episodi per un lungo periodo di tempo. Trovare la soluzione più adatta a una persona non è semplice, ognuna può rispondere in modo diverso alle varie terapie, i trattamenti farmacologici e terapeutici combinati si sono dimostrati però i più efficaci. I farmaci utilizzati sono stabilizzanti per l’umore, antipsicotici per stabilizzare l’umore e trattare i vari episodi e antidepressivi (anche se non tutti rispondono bene). Una volta trovato il trattamento più efficace è importante seguirlo in modo coerente e continuo, in più è possibile azionare delle strategie di autogestione per controllare i sintomi:
- Buon equilibrio tra vita privata e lavorativa
- Dormire bene e abbastanza
- Esercizio fisico
- Dieta salutare
- Relazioni positive
I cambiamenti non sono sempre evitabili, ma con il tempo è possibile riconoscerli e ridurne l’effetto. Yoga e meditazione possono aiutare nella consapevolezza del proprio umore, anche fare lunghi bagni, leggere, tenere un diario e ascoltare musica possono essere comportamenti utili per contenere il disturbo e i conseguenti cambiamenti dell’umore prima che aumentino eccessivamente.