Terapia di Coppia

La terapia di coppia è indicata per ogni tipo di relazione: sia che i partner siano eterosessuali o omosessuali, di etnie diverse, giovani, anziani, fidanzati, conviventi o sposati. Ad esempio, una coppia fidanzata recentemente potrebbe trovare la consulenza prematrimoniale un’opportunità importante per affrontare le aspettative prima di sposarsi. Un’altra coppia, insieme da 25 anni, potrebbe scoprire che la terapia di coppia è un modo efficace per riconquistare la passione e romanticismo…

Fare la scelta di richiedere una consulenza di coppia è un passo importante: ammettere che le cose non sono perfette e che non soddisfano le proprie aspettative è spesso difficile e spaventoso. Se non si ha familiarità con la terapia, può sembrare tutto estremamente difficile. In effetti c’è una componente di sforzo considerevole: trovare un professionista appropriato, far fronte agli aspetti finanziari dell’impegno, trovare il tempo e un momento che vada bene con l’organizzazione quotidiana di tutti.

Per aiutare a demistificare il processo però, ho provato a delineare alcuni problemi comuni che si possono riscontrare in una coppia che potrebbe potenzialmente trarre beneficio dal vedere qualcuno.

La consulenza di coppia può essere molto d’aiuto in una relazione, permette ad ogni partner di vedere la prospettiva dell’altro dando la possibilità ad entrambi di adottare abitudini che soddisfino le esigenze reciproche. Esperti di relazioni e terapisti possono raccomandare la consulenza di coppia per un’ampia varietà di questioni che vanno dai problemi finanziari all’infedeltà, e considerano la consulenza di coppia come la panacea che curerà un matrimonio malato.

Se il tuo coniuge non si vuole rivolgere ad un consulente matrimoniale, potresti sentirti tradito o indesiderato, ma spingere il coniuge a consultarsi contro la sua volontà potrebbe essere tanto dannoso quanto i problemi che vi hanno portato in terapia. Innanzi tutto, invece di “convincere” sarebbe meglio “proporre”. Sembra una sciocchezza, un piccolo particolare, ma l’intenzione con cui ci si avvicina all’altro è fondamentale. Inoltre ci sono alcuni piccoli accorgimenti che potrebbero aiutarti:

Considera i vantaggi

Potresti provare a condividere alcuni di questi benefici comprovati: Un matrimonio felice è tra gli obiettivi di vita più importanti per il 93% degli adulti americani. Le coppie che si sottopongono alla consulenza insieme prima di sposarsi hanno un tasso di successo coniugale superiore del 30% rispetto a quelle che non lo fanno. La consulenza è diventata un’attività comune per le coppie, circa il 44% delle coppie che si sposano oggi vanno in terapia matrimoniale prima ancora di sposarsi. Le statistiche dell’American Association of Marriage and Family Therapists mostrano che il 98% delle coppie era soddisfatto dei risultati delle loro sedute. Sebbene questo risultato non significhi necessariamente che i problemi delle coppie siano stati completamente risolti, il 93% delle coppie ha anche riferito che la consulenza ha fornito loro gli strumenti di cui avevano bisogno per affrontare i loro problemi.

Preparati a scuse comuni

A volte, può essere difficile determinare come e perché il coniuge rifiuta la terapia. Può essere frustrante e potresti desiderare che lui o lei ti ascolti e vada. Tuttavia, raramente è così semplice. Ecco alcune scuse comuni che i partner utilizzano per non andare:

• “I nostri problemi non sono poi cosìgravi.”;
• “La consulenza matrimoniale è troppo costosa. Che spreco di denaro.“;
• “Non mi sento come te. Forse sei l’unico che ha bisogno di terapia“;
• “Non mi piacciono i medici o i terapisti. Non credo possano aiutarmi“;
• “Non voglio litigare di fronte ad un estraneo.“;
• “Non voglio essere incolpato di tutti i nostri problemi da uno sconosciuto che non ci conosce.“;
• “Come può qualcun altro sapere cosa dovrei fare nel mio matrimonio?“;
• “Cosa possono dirmi che non sappia già?“.

Avvicinati al tuo partner in modo appropriato

Anche quando il partner presenta delle scuse, ci sono comunque modi per lottare insieme. Considera questi suggerimenti utili per convincere il tuo partner a rimettersi in gioco e a consultarsi con te.

Vai da solo.

Molte persone hanno troppa paura di partecipare alla terapia matrimoniale per conto proprio: dopo tutto, cosa c’è da dire se il tuo partner non c’è? Tuttavia, questa convinzione è lontana dalla verità. Le persone possono ricevere molti benefici gratificanti dalla consulenza matrimoniale, anche se all’inizio vanno da sole. Come ogni forma di consulenza, probabilmente aiuterà a cambiare, crescere e sentirsi meglio con se stessi. Anche se molti dei problemi derivano dal comportamento del tuo partner, lo psicologo può darti i consigli di cui hai bisogno su come affrontarli. Mentre il coniuge può avere una visione negativa della consulenza, quella positiva aiuterà a cambiare il modo in cui interagisci con lui o lei e, eventualmente, cambierà la tua relazione in meglio. Il tuo partner potrebbe anche notare i progressi che stai facendo e decidere di accompagnarti. Mentre lui o lei all’inizio possono essere testardi, vedere il cambiamento positivo che deriva dal percorso terapeutico può essere una ragione convincente per qualcuno per intraprendere lo stesso percorso. Non aspettarti che ciò accada dopo aver partecipato ad una seduta. Come il matrimonio, la consulenza richiede lavoro, quindi potresti non vedere o sentire subito i tuoi progressi.

Esprimi le tue preoccupazioni con calma.

Si potrebbe far apparire l’idea di una consulenza matrimoniale al proprio partner nel modo sbagliato. Potrebbe essere controproducente dire che la relazione ha problemi su cui bisogna lavorare, incolpando specificamente il proprio partner o dire che la consulenza aiuterà i suoi problemi. Allo stesso modo, anche minacciare il partner di allontanarsi da lui/lei o di divorziare potrebbe mettere ulteriormente in difficoltà. Invece, è importante affrontare il problema con calma. Inizia parlando dei pro nella tua relazione, quindi fai seguire alcuni contro. Evita la tentazione di puntare il dito, mettiti in gioco e ammetti che sia tu che il tuo partner avete cose che devono cambiare. Non fare minacce, come il divorzio o la separazione, potrebbero far reagire negativamente il tuo partner. Anche se il tuo partner inizia ad alzare la voce, resta calmo e positivo e dai al tuo coniuge il tempo di sbollire.

Ascolta l’opinione del coniuge

Una cosa che le persone tendono a fare quando discutono è di esprimere la propria opinione e di negare all’altra persona la possibilità di dire la sua. Se il tuo partner inizialmente esprime le sue preoccupazioni in merito alla consulenza, ascolta quello che sta dicendo invece di arrabbiarti subito. Dopo aver ascoltato, discuti razionalmente su come la consulenza potrebbe migliorare il matrimonio e avvicinarvi di più. Concentrarsi sugli aspetti positivi faciliterà la conversazione.

Il tipo di terapia dipende dall’obiettivo prefissato, dalla difficoltà o problema riportati. A seconda della richiesta ci sarà un tipo di terapia più adeguata: la terapia di coppia di solito comporta un’attenzione intensa al miglioramento del modello di comunicazione all’interno della coppia. A differenza della terapia individuale, la terapia di coppia prevede che il terapeuta entri più direttamente nello stile di vita della coppia. I partner portano le loro abitudini e routine direttamente nel colloquio. Il terapista è coinvolto nell’analisi e nell’offrire feedback sulle interazioni che la coppia sta avendo, fornisce suggerimenti su come migliorarlo. In genere è considerato più complesso della terapia individuale poiché entrambi i partner sono invitati a co-creare il processo di cambiamento.

La terapia famigliare spesso è più indicata quando le relazioni difficili si ampliano anche agli altri membri della famiglia, può essere usata per aiutare una famiglia durante un periodo difficile, una transizione importante o problemi di salute mentale o comportamentali di alcuni membri della famiglia.